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È uno dei grandi dubbi amletici di chi lavora in qualità di freelancer… come preparare un preventivo per un nuovo progetto? Meglio stabilire un forfait per il lavoro richiesto oppure contare le ore impiegate per realizzarlo e moltiplicarle poi per la propria tariffa oraria?

Ecco alcune considerazioni utili che ti saranno d’aiuto.

Lavorare a ore o a tariffa oraria, come si muove il libero professionista?

Per chi è alle prime armi e non ha idea di come calcolare il costo di un lavoro, senza dubbio la tariffa a ore è la soluzione più immediata. Quante ore puoi lavorare al giorno? Per quanti giorni alla settimana? Fai un calcolo di quanto vorresti guadagnare (in maniera realistica, considerando la tua professionalità/esperienza, al netto delle tasse da pagare) e fissa la tua tariffa oraria.

Ovviamente il cliente vorrà monitorare le ore effettive che tu dedichi al suo progetto e dovrai essere produttiva al massimo, per evitare di andare a rilento, nella tentazione di fatturare un’ora in più. Già in fase di preventivo ad esempio dovrai indicare in linea di massima quanto tempo ti occorre per portare a termine un determinato lavoro.

Ad esempio, la tariffa oraria è utile nel caso di singoli articoli da scrivere. So che per realizzarne uno a regola d’arte mi occorre un’ora? Ecco che posso comunicare al cliente il costo, in base alla mia tariffa oraria.

Lavorare a progetto significa invece fissare un budget fin dall’inizio ma sempre calcolando più o meno quante ore ti occorrono per realizzarlo. È il caso ad esempio della creazione di un logo, che implica anche un confronto continuo con il cliente, in attesa del risultato finale. In questo caso contare le ore non ha molto senso: se la tua esperienza ti porta a dedicare al progetto 5-6 ore ad esempio, sai già che puoi fissare un forfait per ogni logo che realizzerai (100 €? 150€?).

Per concludere, la tariffa oraria è perfetta quando il rapporto di collaborazione è continuativo, mentre è preferibile fissare un budget a progetto quando si tratta di una prestazione “una tantum” che prevede anche numerose telefonate, mail o interazioni in genere con il cliente.

Natalia Piemontese

Sono Natalia, un Master in Risorse Umane, due figlie e dal 2009 sul web come redattrice e copywriter freelance. Ho collaborato con decine di blog professionali e scritto libri, dedicandomi in particolare a business e tematiche del lavoro. Siccome sono sopravvissuta (felicemente), posso aiutarti a creare il tuo brand e a gestire un blog.

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