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Eccomi di ritorno dalla pausa pranzo, approfittando di bimbe dai nonni e compagno al lavoro, ho mangiato qualcosa al volo facendo nel frattempo un mega-tour su tutti (ma proprio tutti) i vari profili social che ho.

E a questo punto vorrei fare qualche riflessione su ciò che ho trovato/letto o semplicemente “mandato avanti” col ditino sul touch screen. Parliamo dunque di gestione social media ma ovviamente con una sacrosanta premessa.

Io NON sono una social media manager con formazione ma solo per esperienza mia e diretta, personalissima, nel mandare avanti questo blog.

E quindi non solo aspetto di essere smentita a capo chino ma veramente auspico qualche consiglio da veri PRO DEL SETTORE per migliorare in qualcosa che sto sbagliando (sicuro, eh!).

DISCLAIMER: in questo articolo mi riferisco solo ed esclusivamente ai professionisti. Ai freelancer che hanno un profilo per promuovere l’attività, per aumentare la visibilità, per trovare nuovi clienti.

I privati credo siano assolutamente liberi di disporre come meglio credono dei loro profili social (purché nel rispetto più assoluto del prossimo). Ma chi ha un’attività e un nome “professionale” da mandare avanti, forse dovrebbe passare un po’ di tempo a riflettere (anche chi cerca lavoro veramente ma questo è un altro paio di maniche).

Comiciamo.

L’importante è la gestione social media per lavoro senza copia e incolla!

Nel giro di circa un’ora (13.30-14.30) mi sono imbattuta in:

  • una influencer e promoter di prodotti esasperata che ha mandato a quel paese chi l’ha criticata sul suo profilo (con tanto di parolacce eh, abbellite dai vari *** per camuffare le vocali)
  • una ragazza che ha fatto una carrellata di tutti gli effetti di Instagram a disposizione (cioè ha scattato un selfie della sua faccia e poi l’ha proposto in una decina di varianti, con bianco/nero, stelline, glitter ecc…)
  • un’anticipazione di post (in imminente pubblicazione) su un blog di casa editrice, che una mamma (deduco, perché ha detto: “Giro questo video, visto che le bimbe sono in cucina col papà”) ha fatto, riprendendosi mentre era: 1. seduta sul letto, 2. in pigiama, 3. senza trucco e 4. con i cappelli privi di incontro ravvicinato col pettine da almeno 24 ore. Non ci credi? Giuro.

L’aspetto però che più mi colpisce, frequentando i social nel quotidiano per lavoro, è che la maggior parte dei professionisti/agenzie/negozi pubblichi lo stesso identico post su tutti i profili social, semplicemente facendo “copia e incolla”.

A questo punto la domanda sorge in maniera spontanea: ma perché? Ho pensato alle possibili risposte però spero davvero di avere un confronto nei commenti, perché non so se ho colto nel segno.

RISPOSTA 1

Pubblichi il copia e incolla del tuo post perché pensi di “incrociare” comunque persone diverse, che non l’hanno visto sull’altro social.

Questo è falso, ti spiego perché. Se hai fatto un buon lavoro a monte (ma proprio agli albori, tipo blog, newsletter ecc e quindi anche social), allora hai definito il tuo target. Ti faccio un esempio. Il blog di #mammachebrand si rivolge in maniera esclusiva alle mamme freelance (e, ancor più di nicchia, alle freelancer con partita Iva ma che lavorano da casa). Quindi sui vari profili social, chi mi segue sono dapprima le mamme, poi quelle che lavorano, poi le mamme che lavorano da casa e ancora le mamme che lavorano da casa online.

Ebbene, stringi e stringi, ti renderai conto che le professioniste del settore, che ti seguono sui vari social, sono quasi sempre le stesse!!! È difficile che una libera professionista abbia un solo profilo social. Se dunque l’affinità “elettiva” vi porta a incontrarvi su più fronti, perché mai dovresti propinare lo stesso contenuto ovunque?

RISPOSTA 2

Pubblichi il copia e incolla dei tuoi post perché non hai tempo di differenziare. Se sei a questo livello “2” allora forse è il caso di puntare sulla qualità. Magari è meglio pubblicare un contenuto una volta al giorno ( e non dieci) però facendo attenzione ai dettagli, alle sfumature da attribuire ai diversi profili social che gestisci.

RISPOSTA 3

Fino a questo momento, ti sei limitata a pubblicare un copia e incolla frettoloso dei post, semplicemente perché non sapevi che ci fosse una differenza tra i vari social. Ti capisco, hai ragione. Assolutamente disarmante come risposta, anch’io c’ho messo un po’ per capirlo e ho iniziato a fare “esperimenti”.

Arrivata fin qui, io mi fermo e non propino consigli. Sì, ripeto, non sono una social media manager perché non mi sono formata al riguardo. Ho fatto delle prove, continuo a farle e ho pensato alla possibile differenziazione da dare ai miei profili, in base al pubblico che so di aver scelto “come riferimento”. Quindi mi limito a condividere la mia esperienza.

Per approfondimenti, ti rimando ovviamente alle ricerche web e alle consulenze dei professionisti del settore 🙂

Gestione social media: come ho differenziato le mie pubblicazioni (personalissima impostazione)

Dunque, partiamo dal principio. Creatori di Brand è un sito dedicato a chi lavora freelance, nonché il mio biglietto da visita “virtuale” per i miei servizi di Seo Copywriting. Il blog #Mammachebrand in particolare, si rivolge alle mamme freelance che lavorano da casa online.

Il blog si divide in due macro-categorie:

  • articoli
  • news

Gli articoli riguardano la gestione del lavoro da casa con i figli, la gestione clienti, la mentalità giusta da adottare per portare sulle spalle una partita iva e una doverosa sezione dedicata al marketing.

C’è poi la categoria news, di cui si occupano due valide articoliste, che propongono le notizie più “fresche” del giorno, per tenerci aggiornate su fisco, leggi, opportunità, aiuti ecc…

Ecco allora come ho strutturato la mia presenza sui social media.

Facebook

Si tratta di un profilo condiviso col mio compagno (Perché? All’inizio collaboravo con Artessenza Magazine, ora non c’è più ma il profilo è ormai condiviso da 12 anni) che ha un’attività in città. Le pagine però sono differenziate, ecco la mia Creatori di Brand. I contatti quindi sono in prevalenza “reali”: conoscenti, amici, clienti della zona e quindi ho pensato di dedicare a questo social un reminder quotidiano ma fugace, ossia le news. Il nostro profilo è affollato, così le persone leggono il titolo della news e, se hanno interesse, approfondiscono. Ovviamente ci sono anche foto degli amici, scatti di vita quotidiana e momenti di divertimento in famiglia.

Linkedin

È l’unico profilo social che ho a mio nome e cognome (gli altri sono sotto “il cappello” dell’attività professionale ovvero Creatori di Brand). Si tratta di un social in cui non c’è spazio per diversivi vari e futilità ma si parla di lavoro e scambi culturali. Qui pubblico solo gli articoli di approfondimento verticale, quelli legati alla mia attività e agli strumenti utili per il lavoro freelance.

Instagram

Devo ammettere che ho un debole per questo social, perchè è quello che “è nato” in concomitanza con questo blog (non l’avevo prima). Sono gemelli 🙂

Per questo motivo ho selezionato sin dall’inizio i miei contatti e al 99% si tratta di mamme freelance. Mi piace molto poter interagire con loro, condividere i miei articoli ma soprattutto “spiare” nei loro blog, alla ricerca di spunti interessanti per gestire casa, lavoro e figli al meglio delle nostre possibilità. È il profilo per eccellenza attraverso il quale realizzo le interviste per il blog, #storiedimammefreelance.

Pinterest

È un social che uso alla stregua di un vero e proprio e-commerce 🙂 Mi diverto un sacco a mettere “in vetrina” tutte le immagini legate ai miei post e ho creato delle bacheche differenti in base all’argomento trattato:

  • Ufficio in casa, con le foto che più mi colpiscono per creare un angolo lavoro in casa
  • Ricette Salvacena, a mio avviso indispensabili per salvare “capre e cavoli” dopo una giornata di lavoro no-stop
  • Creatori di Brand, parlo solo di copywriting e professioni digitali
  • Mamme freelance, articoli dedicati alla gestione di casa//figli
  • Mamma Che Brand, qui parliamo della mamma lavoratrice e quindi di marketing, mentalità e gestione clienti

Twitter

Mmmmmm, mea culpa è un profilo che uso poco. Gestione social media da bocciare 🙂 ! Mi limito a pubblicare l’anteprima del post (qualunque esso sia) ma penso che in Italia non sia tra i più amati. Lo trovo essenziale però per chi è in “diretta live”. In tal caso, penso che interagire con i vari tweet in tempo reale sia essenziale per i follower (pensa a un concerto, un evento, un fiera ecc…anche se ormai c’è pure Facebook che lo fa).

WhatsApp

Indispensabile per interagire con amici e clienti, per me è essenziale per garantire reperibilità sul lavoro. Durante le ore lavorative però, a meno di urgenze, non partecipo molto sui vari “gruppi”. È un social che uso “dopo il tramonto”, quindi in maniera informale e rilassata, per rispondere alle varie chat, animate nel corso della giornata, o interagire con i familiari.

Nel mio “stato” aspettati quindi foto delle fliglie, dei weekend e dell’aperitivo 🙂

Telegram

Sì, mi sono iscritta a marzo ma poi, complice il pandemonio della pandemia, l’ho abbandonato. Non lo uso ma mi riprometto di farlo a breve, solo se capisco la vera differenza con WhatsApp però, non ho tempo per i “doppioni” (e credo fermamente che non lo sia).

YouTube

Ebbene sì, Creatori di Brand NON HA UN CANALE YOUTUBE. Il progetto però è in cantiere, ce la dovremmo fare già per quest’estate.

A questo punto, urgono i commenti delle esperte/esperti in gestione dei social media!! Ovviamente in linea generale per tutte le mamme freelance, non pretendo una consulenza specializzata sulla mia gestione “strampalata”. A presto!

Natalia Piemontese

Sono Natalia, un Master in Risorse Umane, due figlie e dal 2009 sul web come ghostwriter e copywriter. Ho collaborato con decine di blog professionali e scritto libri, dedicandomi in particolare a business e tematiche del lavoro. Siccome sono sopravvissuta (felicemente), posso aiutarti a creare il tuo brand e gestire un blog.

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