Nella giornata che celebra il lavoro a livello internazionale, ecco qualche considerazione sul lavoro delle mamme, impegnate a conciliare professione, gestione della casa e figli. Oggi più che mai, costretti in quarantena dal Coronavirus e con le scuole chiuse fino a settembre, la responsabilità affidata alle mamme è notevole (veramente tosta!).
Mamme che lavorano: dare il massimo ma senza fare male a se stesse
Un ostacolo, una sfida da affrontare, una nuova difficoltà che si presenta in tutta la sua maestosità di fronte a noi. Quale periodo di maggior stress, se non quello che stiamo affrontando? Le donne sono abituate per natura a rimboccarsi le maniche e trovare soluzioni, a essere resilienti. D’altronde, come lo piscologo Dabrowski ha affermato, e prima di lui Piaget (che ha individuato i capisaldi dello sviluppo cognitivo del bambino), solo chi si mette alla prova nella vita e si scontra con criticità da superare, arriva alla maturazione dal punto di vista psicologico.
Ma la domanda a questo punto è: come capire se la difficoltà che si pone di fronte a noi è uno stimolo per crescere oppure uno stress nemico, pronto a indebolirci?
La risposta è: no al perfezionismo perchè chiedere troppo a se stesse è un’arma a doppio taglio.
Chi è la mamma perfezionista? È quella che, pur riuscendo a fare mille cose (e con i salti mortali), è sempre pronta a criticare il proprio operato e in particolare subisce il giudizio degli altri. Dalla cena che non era impeccabile, al bucato non riposto nei cassetti a fine giornata, dalla bambina che ha consegnato i compiti ma senza un controllo finale da parte della super mamma.
Il rischio è di ritrovarsi alla sera insoddisfatta e nervosa, nonostante la giornata piena di impegni portati a termine, non solo nei confronti dei figli e della casa o nei confronti del partner ma soprattutto sul piano professionale.
Il rischio correlato è di trasmettere questo stress anche sul resto della famiglia. Sui figli, che magari non hanno ancora l’età per svolgere alcuni compiti oppure in coppia e tra amici.
Come eliminare lo stress della perfezione dalla nostra vita
Ecco allora qualche consiglio per rilassarsi in casa, nonostante il lavoro da svolgere nel quotidiano, la casa da mandare avanti, la relazione col partner da salvaguardare e i figli da gestire senza aiuto di nessuno!
Abbassare le aspettative
Non significa lasciarsi andare ma dimenticarsi della perfezione. La figlia undicenne ha il compito di rifare i letti? L’importante è apprezzare il gesto e il senso del dovere che manifesta ma senza verificare nel modo più assoluto che la lunghezza della coperta sia simmetrica e spacchi il centimetro!
Accettare la giornata no
Capita a tutti di essere meno brillanti del solito ogni tanto. La classica giornata in cui ci si sente fiacche, meno concentrate, non si ha voglia di cucinare e i panni da stirare fanno venire il mal di pancia. Ebbene, in questi casi è importante lasciar andare i pensieri. Accettare la malinconia, la nostalgia del momento. Accontentarsi di un piatto di pasta cotto al volo e lasciare la lista delle cose da fare per il lavoro sulla scrivania, davanti al computer. Inutile affannarsi fino a tarda notte nel tentativo di recuperare il tempo perso: meglio puntare la sveglia un’ora prima per il giorno successivo e lasciarsi andare. Rilassarsi.
Gratificarsi
La gratificazione nella vita è importante. Non è vero che tutto ciò che facciamo per il lavoro, per i figli o la gestione della casa, è il nostro “dovere”. Lo è sfamare i nostri figli ma se ci impegnamo con passione in cucina e prepariamo deliziosi manicaretti con le nostre mani, è giusto ricompensarci per l’impegno. Lo stesso vale per il lavoro, per le attenzioni alla casa o il riconoscimento dei risultati scolastici dei nostri figli: il “dovere” è essere promossi ma un 10 a scuola va sempre premiato!