Lavorare in proprio sul web significa impegnarsi ogni singolo giorno nella ricerca di nuovi potenziali clienti.
Se hai già effettuato l’iscrizione alla nostra newsletter #sappiamoispirare, fin dalle prime lezioni hai senza dubbio colto l’importanza di definire in modo preciso quali sono le competenze che hai intenzione di “vendere” sul web.
Bilancio delle competenze, strategia di marketing, blogging e personal branding: è ciò che ti serve per lavorare online.
Se hai già sistemato a dovere tutti questi punti allora sei pronta! Non ti resta che impegnarti ogni giorno nella ricerca di nuovi annunci di lavoro e collaborazioni freelance a cui candidarti.
Ovviamente il consiglio è quello di avere a portata di mano un curriculum ben redatto, un portfolio e una lettera di presentazione efficace.
Se hai bisogno di una mano per realizzarli, puoi prenotare subito la tua consulenza con me. I primi 30 minuti sono gratuiti, illustrami il tuo progetto!
Per il resto, ecco l’elenco dei siti migliori su cui trovare annunci di lavoro freelance.
Le risorse per lavorare in proprio
Sei pronta per inviare le tue candidature, hai sistemato al meglio il tuo ufficio da casa, hai avviato il tuo blog: ora è arrivato il momento di trovare nuovi clienti.
Il consiglio di #mammachebrand? Dedicare un paio di momenti alla settimana (lunedì e giovedì ad esempio?) alla ricerca di nuovi annunci di collaborazione a cui rispondere.
Attraverso il blog e i tuoi profili social riceverai richieste di colloqui conoscitivi o informativi. Ma è assolutamente importante che tu ti proponga in maniera attiva, rispondendo in prima persona agli annunci che ricercano figure professionali come la tua.
Quindi il consiglio numero UNO è quello di attivare degli alert sui vari motori di ricerca di lavoro.
Tra i principali che utilizzo personalmente ci sono:
- Biancolavoro
- Indeed
- Jobrapido
- Lavori Creativi
5 migliori siti per lavorare in proprio
Dopo 10 anni di esperienza di lavoro online da casa, conosco personalmente tutti questi siti e marketplace su cui trovare nuove possibili collaborazioni. Di solito sul web, una delle prime distinzioni che trovi è quella che riguarda la lingua: italiano o inglese?
È vero poter “parlare” di lavoro nella nostra lingua è senza dubbio preferibile ma ti anticipo già che l’inglese è il solo passpartout in grado di aprirti quante più porte possibili.
Ciò che invece trovi qui di seguito è la suddivisione dei vari siti per lavorare in proprio, in base al fatto che siano a pagamento oppure no.
Piccola parentesi da aprire a tal proposito. Resto scettica nei confronti di alcuni marketplace che richiedono addirittura dei soldi in anticipo per il solo fatto che stai postando la tua candidatura tra le decine già presenti a seguito di un annuncio.
Per quanto mi riguarda si tratta di soldi sprecati. Condivido invece i siti che, a seguito dell’assegnazione del lavoro, ti chiedono una percentuale. Corretto.
Quindi l’elenco che segue ti propone una panoramica dei vari siti per lavorare in proprio come freelancer attualmente presenti sul mercato ma questo non vuol dire che io condivida di ognuno la politica commerciale 🙂
Velocità lampo per l’iscrizione. Senza dubbio, Freelancer il numero uno per quanto concerne la quantità di lavori pubblicati.
Per chi: copywriter, traduttori, designer, sviluppatori web.
A pagamento: no
Concorrenza alta ma puoi vedere il prezzo proposto dai concorrenti e regolarti di conseguenza.
Lingua: anche italiano
Upwork
Iscrizione macchinosa. È necessario mantenersi attivi sul profilo, per non essere messi in stand by.
Per chi: diverse tipologie di freelancer.
A pagamento: no
Lingua: inglese
Twago
Semplice da usare, ideale per progetti in Europa.
Per chi: si trovano annunci per diverse categorie di lavoro freelance.
A pagamento: no
Lingua:italiano
Freelanceboard
Poco curato nei dettagli.
Per chi: numerose categorie di freelancer.
A pagamento: sì. Devi abbonarti per candidarti agli annunci
Lingua: italiano
Addlance
Facile da usare, intuitivo, permette ai clienti di lasciare utili feedback dopo aver consegnato il lavoro.
Per chi: tante categorie di freelancer, in particolare copywriter, ghostwriter, scrittori, sviluppo web e marketing.
A pagamento: sì e in notevole rialzo rispetto alla fase iniziale di promozione. Necessari in media 6-7 euro fino a un massimo di 10 per candidarsi a un’offerta, con la formula base di acquisto crediti.
Lingua: italiano
La piattaforma con la concorrenza più alta, dal momento che si trovano perfino progetti a 5 dollari (da qui il nome Fiverr).
Perfetto per i principianti ma utile ai professionisti per lavori con più alto budget.
Hai una vetrina a disposizione per presentarti: è il cliente che sceglie se mettersi in contatto con te ma puoi comunque spulciare negli annunci.
Lingua: italiano
Digitazon
Si tratta di un marketplace che riproduce lo schema di Fiverr, in linea di massima.
Ti spiego i vantaggi in questa intervista che ho rilasciato per loro.
Puoi creare i tuoi progetti e attendere che sia il cliente potenziale a contattarti per un preventivo.
A pagamento: no
Lingua: italiano
NB: Ti ricordo che nel momento in cui ti segnalo che il servizio non è a pagamento, non significa che sia gratuito. La differenza è che non devi pagare in anticipo ma lasciare una commissione solo nel momento in cui sei tu a svolgere il lavoro. Quindi paghi le spese sul venduto: un sistema accettabile, a fronte di chi invece chiede denaro senza nulla in cambio.
Infine, questo elenco si riferisce a marketplace che pubblicano annunci appartenenti a diverse categorie di lavoratori freelance. Esistono però numerose piattaforme più settoriali come Starbytes, 99designs, Youcrea per la creazione video, grafica e designer.
Non mi resta che augurarti una buona ricerca!
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