Chi lavora in proprio lo sa: gestire le entrate e le uscite significa tirare fuori vere e proprie doti imprenditoriali.
È infatti molto difficile far quadrare i conti quando non si sa neppure quanto si fatturerà alla fine del mese! Chi invece può contare su uno stipendio fisso, può programmare ogni mese una spesa o contemplare nuove voci nel budget, da dedicare alla casa ad esempio o a nuovi acquisti.
Per il lavoratore freelance non è così. Ferme restando le voci di spesa relative al supermercato, alle bollette e alla benzina per l’auto, per tutto il resto ci vuole una ferrea organizzazione. Ecco alcuni consigli che spero troverai utili: per quanto mi riguarda li utilizzo alla lettera e fino ad ora è andato tutto bene 🙂
Come gestire il denaro e far tornare i conti del lavoro freelance
Prima regola: non spendere soldi che non hai
Ti sei fatta una risata? E invece ti garantisco che sono tanti i freelance che commettono questo errore. L’esempio classico è quello della fattura appena emessa: ho concluso il lavoro, mando la fattura al cliente e procedo con un acquisto, perché tanto so che a giorni arriveranno i soldi sul conto.
Ebbene, mi è capitato di clienti che, dall’emissione della fattura, sono poi spariti anche per 20-25 giorni. Se ad esempio hai acquistato un oggetto per la casa o il giubbino di pelle che desideravi, attingendo dal budget per la spesa alimentare o per le bollette, beh trascorrerai un mese difficile!
Aspetta sempre di avere i soldi “in tasca” prima di decidere.
Solo chi ha un’entrata fissa può azzardare questo tipo di comportamento. Certo, il vantaggio del freelance è di vedersi commissionare da un giorno all’altro un lavoro che gli frutta un po’ di denaro, innalzando inaspettatamente il budget di spesa mensile.
Fai quanto più possibile i conti in anticipo
Già a metà mese puoi fare un bilancio: quanto ho fatturato fino a oggi?
Ad esempio puoi calcolare di avere già coperto spesa al supermercato per la famiglia, utenze e altri “costi fissi” come la benzina, per il mese successivo. Se devi programmare altri acquisti, per abbigliamento, libri scolastici, parrucchiere e quant’altro devi far conto di ripartire da zero e non pensare invece di avere già dei soldi a disposizione.
Utilizza bene il conto corrente
Il libero professionista non ha bisogno di aprire un conto aziendale. Tuttavia, se i movimenti in entrata e in uscita sono numerosi (pensa a un negozio oppure un ristorante), il consiglio è di dividere assolutamente il conto aziendale da quello privato, da dedicare alla gestione della casa e dei figli.
Personalmente, non ricevendo pagamenti in contante, ma solo bonifici online dalle agenzie, ed essendo il mio conto separato da quello del mio compagno, riesco bene a “racapezzarmi” su un unico conto (e abbattere quindi le spese di gestione di due).
L’ulteriore consiglio che sento di darti è di valutare molto bene se utilizzare la carta di credito oppure no. Se hai un piccolo business da casa o la tua azienda non è ancora consolidata, probabilmente è meglio farne a meno.
Dividi i costi aziendali se possibile
Se non hai un ufficio in casa, allora puoi optare per l’affitto di una postazione in co-working, per abbattere i costi. Se utilizzi tools a pagamento o altri servizi in abbonamento, puoi proporre a un collega di dividere la spesa e utilizzarli entrambi, dove è possibile.
E tu, come gestisci i tuoi soldi da freelance? Hai altre dritte da condividere? Lascia un commento.