In quarantena hai pensato più volte di aprire un blog, visto che dovevi trascorrere 24h al giorno chiusa in casa. Ora, in vista dell’estate e con la prospettiva di poca vita sociale, penso che sia la classica occasione dell’ora o mai più!
Non servono tante ore al giorno, per iniziare ne bastano anche un paio.
Il blog può diventare un extra, molto utile a dir il vero, e magari nel tempo un lavoro vero e proprio. Puoi aprire un blog e guadagnare oppure se hai già una tua professione che svolgi da casa come mamma freelance, allora aprire un blog può diventare un’occasione unica per promuoverti sul web (visto che gli eventi offline saranno limitati per ancora qualche mese).
In questo articolo ho cercato di selezionare i consigli migliori che mi sono tornati utili nel corso di questi anni di lavoro. Spero serviranno anche a te e ovviamente, siccome non si smette mai di imparare, aspetto anche i tuoi suggerimenti, mamma blogger!
Aprire un blog, a cosa serve (3 consigli)
Il blog è tutto ciò che ti serve per avviare la tua attività da casa. Il blog è un approccio professionale per cominciare subito a sviluppare il tuo progetto, senza perdite di tempo.
Perché domani mattina dovresti iniziare a scrivere di te in un blog?
Ecco cosa puoi fare subito:
- diventare blogger per mostrare le tue competenze
- avviare un sito per vendere i tuoi prodotti
- scrivere un ebook per venderlo online
- lavorare da casa con serietà e guadagnare
- fare formazione e video-corsi
Sicuramente stai pensando che non serve a nulla perché esistono già milioni di blog al mondo. Questo è senz’altro vero, così come però è altrettanto certo che migliaia chiudono ogni giorno.
Creare un blog e soprattutto gestirlo richiede lavoro e impegno ma soprattutto bisogna avere una forte personalità. È questo il “segreto”, se così lo vogliamo definire, di chi ha un blog di successo, che attira traffico costante ogni mese.
Devi avere una tua voce, scegliere il tuo stile di scrittura, metterci del tuo perché altrimenti ogni articolo sembrerà una pagina informativa di Wikipedia, identica a mille altre prima di te.
Nel frattempo, se leggi ancora un po’, ti riassumo in elenco i consigli principali per fare in modo che il tuo blog susciti interesse e non rimanga invisibile nel mare del web.
Allora, ho selezionato i 3 principali consigli che, secondo la mia esperienza, sono fondamentali (poi segue tutto il resto).
Scegliere il tuo pubblico
Attenzione, cara mamma freelance, questo è l’errore numero uno che fa naufragare la maggior parte dei progetti editoriali destinati al web, pur ben ideati e assolutamente creativi.
Sei tu che devi scegliere il tuo pubblico. E non invece aspettare che qualcuno ti scelga, leggendo il tuo blog.
Cosa significa?
Che i blog generalistici, che parlano di tutto un po’, che possono leggere sia uomini che donne, di tutte le età, non fanno per te. Esistono certo, ma si tratta di testate giornalistiche o portali con staff di decine di persone, in grado di garantire una copertura 24h al giorno di tutte le notizie più importanti, in varie aree tematiche.
Può sembrarti strano ma ti garantisco che è vero: il tuo blog diventerò noto, diventerà un punto di riferimento, solo se sarà assolutamente indirizzato a una nicchia “stretta stretta” di persone.
Nel mioo caso… parlare di lavoro freelance è abbastanza dispersivo e richiede una copertura delle informazioni troppo vasta per una sola persona. E il rischio grande è che perda di personalità.
Personalmente, all’interno del topic “lavoro freelance” ho scelto di indirizzarmi alle mamme, perché io per prima lo sono. Ma ancora più in profondità, nella micro-categoria delle mamme freelance, ho scelto di rivolgermi principalmente a quelle che lavorano da casa (sono freelance con partita iva anche le parrucchiere, estetiste, consulenti ma hanno comunque problematiche differenti da chi deve gestire lavoro e casa, all’interno delle stesse mura).
Fermo restando che, qualunque mamma libera professionista o autonoma che decide di promuoversi grazie a un blog, rientra nella categoria delle mamme freelance “a casa” e quindi troverà utile questo blog.
Riassumendo. Se hai già un piccolo blog o vuoi aprirne uno, il primo passo da fare è decidere a chi vuoi rivolgerti. E specializzarti, per mostrare la tua identità online, senza parlare di mille cose diverse ogni giorno.
Offri sempre il tuo punto di vista
Ok, non tutti lo ameranno, mentre altri ti seguiranno solo per le tue idee. Purtroppo (o per fortuna?) per creare una tua identità sul web devi essere decisa e sicura di te stessa. Devi far trapelare il tuo punto di vista, dare la tua opinione su ciò che scrivi, così che non sarà mai un banale copia e incolla di informazioni già lette.
Fatti una domanda: quello che ho scritto oggi, sul blog o su uno dei miei post social, si capisce che l’ho scritto io? O sembra uguale a mille altri post in giro sul web?
Solo esponendoti un po’, potrai diventare davvero riconoscibile e far sì che il tuo pubblico ti consideri un punto di riferimento, quando avrà bisogno di trovare una soluzione nel tuo ambito di specializzazione (possiamo chiamarlo personal branding, anche se è più complesso di così).
E soprattutto ricorda sempre che alle persone interessano i racconti personali, le storie vere (possiamo chiamarlo storytelling, anche se è molto più complicato di così 🙂
Questo non significa fare gossip o pubblicare necessariamente le foto dei tuoi figli… Significa che se hai un blog di viaggi, i tuoi lettori vogliono sapere che sei stata per davvero nella località di cui parli e vogliono particolari unici, che non si trovano su altri blog tutti uguali. Allo stesso modo, se consigli un prodotto è perché devi raccontare la tua esperienza personale e irripetibile, nell’utilizzarlo.
E così via, per dare vita a mille altre storie quotidiane.
Non fingere mai!
Le persone se ne accorgono a pelle, anche online. Anche se c’è un computer o uno smartphone che ci separa. Meglio mostrare la foto della tua torta non perfetta ma tua, che spacciare le foto del web per tue creazioni! Così come è importante non abusare dei filtri, dei ritocchi su Photoshop o “gonfiare” i profili social con migliaia di follower… finti.
Della serie, quelli che ad ogni tuo “Buongiorno, cari” rispondono in 5 mila!!
Le persone che vanno online cercano soluzioni ai loro problemi e semplicemente si fidano (a lungo andare) di chi è riuscito a trovarle, pur tra mille difficoltà, imperfezioni e incertezze.
Proprio come loro!
Aprire un blog, come iniziare
Quindi, se vuoi diventare una mamma blogger, ecco come iniziare:
- organizza gli spazi di lavoro
- programma il piano editoriale del blog e scrivi il tuo primo articolo
- potenzia i social network e definisci una strategia digitale per promuoverti
Tutto pronto? Ora devi trovare nuovi clienti!
Il modo migliore per farlo è il passaparola, anche sul territorio. Ma soprattutto devi pensare a promuoverti sul web e a curare la tua comunicazione online.
Ecco i primi passi da fare:
- cerca tra i vari annunci di lavoro sul web (crea job alert)
- frequenta i forum di settore
- invia una mai di presentazione dei tuoi prodotti o servizi, da inviare ai possibili clienti. È secondo me, uno dei metodi più efficaci, se sai come farlo. Qui trovi un articolo che ti illustra come scriverla.
L’ultimo consiglio che sento vivamente di darti è di non dimenticare di mantenere sempre aggiornato il tuo CV. L’errore più comune, per chi lavora come freelance, è proprio quello di pensare di non aver più bisogno di un curriculum.
Sembra quasi che solo chi è in cerca di lavoro come dipendente sia impegnata a spedire cv!
E invece non è proprio così. Sono tante le agenzie che lo richiedono e spesso è indispensabile anche per iscriversi ai contest oppure per mostrare ai clienti il proprio portfolio di lavori. Qui trovi un esempio (il mio!) e in quest’articolo ti spiego invece come costruirne uno in un baleno!
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