Mamma imprenditrice: si può fare? Sicuramente sì, ma non per tutte è possibile. La verità è questa ed esserne consapevoli fin dall’inizio è l’unico modo per aver successo “nell’impresa”.
Sei mamma, hai un sogno nel cassetto da realizzare e vorresti tanto aprire un’attività tutta tua come freelancer. Hai fatto un po’ di ricerche, hai letto interviste e sei pronta a partire, perché ciò che emerge è che hai bisogno di grinta, costanza, massima organizzazione e tanta determinazione.
E soprattutto una certa flessibilità nel gestire gli alti e bassi economici.
Tutto vero sì, ma non basta.
E a dirtelo è una mamma di due bambine, che da 10 anni lavora online. Cosa c’è da sapere che le altre non dicono? Nessun segreto.
Non è un aspetto affrontato spesso quando si parla di mamme imprenditrici, semplicemente perché è inconscio e quindi in alcuni casi viene dato per scontato.
Sto parlando di personalità.
Di DNA. Imprenditore si nasce o si diventa?
C’è una propensione genetica a diventare freelance? Cosa spinge una donna a lasciare il posto da dipendente per avviare un’attività in proprio?
E infine, a voler esaminare la questione da un altro punto di vista: c’è una personalità ben precisa che bisogna avere per diventare una mamma imprenditrice?
Mamma imprenditrice: la differenza tra personalità, temperamento e carattere
Temperamento e carattere sono due dimensioni della personalità.
Il temperamento
Rappresenta la nostra parte innata. È eredità genetica, è in noi praticamente fin dalla nascita.
C’è una tendenza naturale ad esempio nel manifestare emozioni postive o negative, nell’essere più sorridente e di buon umore o il contrario. È difficile da modificare trattandosi di una tendenza naturale ma ciò non vieta che sia possibile lavorarci su per imparare a controllare alcuni comportamenti o evitare che si manifestino.
In generale, i differenti temperamenti si suddividono in quattro categorie principali:
- collerico
- malinconico
- flemmatico
- sanguigno
Il carattere
L’unione del temperamento e delle esperienze vissute fin dalla nascita determinano il carattere.
La vita che conduciamo, le interazioni con gli altri e le relazioni social influenzano in maniera notevole il carattere di una persone (e raggiunge la massima espressione nell’adolescenza).
La personalità della mamma imprenditrice
In base al temperamento, alle esperienze vissute durante l’infanzia soprattutto e al comportamento che decidiamo di adottare, ecco che definiamo la nostra personalità.
La personalità rimane stabile nel tempo. È il nostro sentire, è il nostro modo di pensare e di comportarci.
Dopo questa distinzione, è possibile definire qual è la personalità per diventare imprenditore?
La psicologia sottolinea proprio questo aspetto: ci sono persone naturalmente portate a lavorare in proprio, per le quali è naturale compiere alcune scelte invece di altre.
A riprova di questo c’è il fatto che invece spesso, i rampolli di famiglie facoltose, che frequentano le migliori scuole di business del mondo, non riescono negli affari e si fanno guidare dal padre o dalla madre per tutta la vita.
Questo ovviamente non riguarda solo i grandi manager a capo di aziende con decine di dipendenti. La personalità e l’istinto imprenditoriale è indispensabile anche nei piccoli business e ti porta “naturalmente” a fare scelte in tale direzione, senza che queste ti tolgano il sonno della notte.
Per questo è importante non fare “salti nel buio”.
Essere una mamma freelance non deve essere “un ripiego” alla perdita del lavoro o alla difficoltà di trovarne uno. Non è una soluzione “standard” da proporre in maniera indistinta a tutte le mamme che devono conciliare lavoro e famiglia.
Una mamma che lavora in proprio lo fa perché si sente motivata, perchè finalmente sente la “liberazione” di realizzare un progetto col proprio nome e cognome e ovviamente mette in conto sacrifici, qualche preoccupazione in più e l’assenza di maternità o ferie pagate 🙂
Decidere però di fare il grande passo significa conoscere bene se stessa e amare le sfide. Io personalmente amo mettermi sempre alla prova, sperimentare strategie, fissare nuovi obiettivi.
Ma sempre monitorando progressi e risultati.
Diventare freelance significa avere delle competenze, formarsi, delineare un percorso lavorativo ben preciso. E avere propensione per la vita “da spirito libero” (io già appena laureata, ho rifiutato uno stage in azienda, optando per un percorso “itinerante” presso il Club Med, che mi ha portato in giro per l’Italia e poi in Europa).
Bisogna avere un’inclinazione naturale a essere liberi. È meno facile di quanto sembri!
Nessuno ti darà orari da rispettare, nessuno ti chiamerà a casa se un giorno decidi di non lavorare.
L’autogestione è totale, al 100%, ma per niente così facile o scontata come può sembrare.
Spesso quando ero dipendente, faticavo ad alzarmi dal letto, con la sveglia del mattino. Oggi invece, se capita di svegliarmi prima che suoni, sono contenta e mi alzo di scatto!
Ovviamente questo non basta per andare avanti senza intoppi, per non avere mai delusioni.
Ma è un buon punto di partenza.
La giusta forma mentis è indispensabile per diventare mamma imprenditrice.
Ecco qualche consiglio per potenziarla.
Mamma imprenditrice: 2 personali consigli per potenziare la tua forma mentis
Riprendo un concetto di Steve Canal, esperto di branding, che dice che siamo tutti bravi in qualcosa (quindi abbiamo un talento) ma c’è una grande differenza tra fare una cosa per hobby o per business.
La differenza sta nel lavoro che c’è alle spalle ogni giorno, nella costanza e nella disciplina.
Ecco dunque qualche consiglio per potenziare le tue doti.
Definisci la tua vision
La vision è la “visione” che hai del tuo progetto. Deve essere chiara fin dall’inizio, anzi il consiglio che posso darti è di mettere proprio tutto nero su bianco. Si tratta dei tuoi valori e del messaggio che vuoi trasmettere attraverso il tuo lavoro.
In questo modo ti differenzi dagli altri ma ti assicuro che tante volte sarà necessario per fare delle scelte, quando un dubbio ti assale.
Mamma Che Brand! è la rivista dedicata alle mamme che lavorano da casa. Il progetto prevede soluzioni per mamme freelance, consigli e aiuti concreti per mandare avanti il lavoro, conciliando la gestione della casa e dei figli. Non c’è spazio per critiche fini a se stesse, polemiche, lamentele.
Solo… il bello che c’è e tanta motivazione. È questa la mia linea editoriale.
Aver chiara la vision aiuta anche i collaboratori della redazione nel selezionare le news ad esempio, perché sanno che devono andare “a scovare” solo notizie positive (e non catastrofiche che purtroppo sono già messe in evidenza da tutti).
Crea abitudini positive
Questo è il secondo consiglio che sento di darti ed è molto importante, per due motivi. Uno, perché se vuoi lavorare seriamente, da freelancer e mandare avanti il tuo business, hai bisogno di abitudini. È imprenscindibile.
E io aggiungo: devono essere abitudini positive!
La passione per il tuo lavoro è la base da cui partire. Poi ci sono le abitudini che generano costanza e perseveranza (non puoi lavorare part time se sei freelancer oppure chiudere il venerdì alle 16 e riaprire il lunedì!).
Il mix vincente tra passione e perseveranza, si chiama grinta!
Insomma, tutto questo mi sembra un buon punto di partenza per avviare un business.
Per quanto riguarda non perdere tempo, capire quando andare avanti o quando fermarsi e vedere realizzato il proprio sogno… è tutta un’altra storia!
Se vuoi raccontare la tua storia contattami e realizziamo subito un’intervista da pubblicare sul nostro blog!