Tra essere spontanei e mettere in piazza la propria vita privata, ce ne passa. L’utilizzo dei social media oggigiorno è massiccio e in realtà, essendo a tutti gli effetti un nuovo modo di comunicare, non ci sarebbe nulla di male a farlo.
A meno di… non esagerare!
Che si tratti di una pagina aziendale o, a maggior ragione, di un profilo personale, è importante imparare a filtrare le informazioni da pubblicare. Perché? Per il semplice motivo che, come accade nella vita reale, è bene condividere alcuni aspetti della propria vita o avvenimenti solo con poche persone, senza divulgarle ai più.
La regola aurea è innanzitutto una sola: non scrivere di getto! Magari in preda a una sfuriata oppure una serata d’euforia. E poi evitare alcuni argomenti in particolare, in modo da non compromettere la tua immagine professionale e non pentirti di te stessa quando a settembre ricomincerai le call con i clienti.
Mamme freelance, tra figli e lavoro il bon ton è d’obbligo
L’obiettivo di questo post è riflettere sul fatto che in quanto professioniste abbiamo il dovere di preservare la nostra immagine professionale. Sempre. Quindi anche se siamo con le amiche sotto l’ombrellone, tra un aperitivo e una risata, evitiamo di utilizzare i social “disconnettendo” il cervello.
Non pubblichiamo post in cui:
- ci lamentiamo di un lavoro che ancora (nella settimana di Ferragosto) stiamo portando avanti
- lanciamo accuse infuocate contro colleghi di lavoro oppure parliamo di politica, religione o di razzismo
- siamo a una festa sulla spiaggia con una bottiglia di vodka in mano, scomposte o in abiti succinti
Infine, ricordiamo sempre di non utilizzare i social per invettive personali contro qualcuno che sappiamo leggerà il nostro post.
Questo accade sempre più spesso: ci si lascia andare a giudizi e offese che sembrano “generiche” ma in realtà sono rivolte a qualcuno in particolare (basti pensare alla donna separata che magari pubblica post con insulti sapendo che l’ex- marito li leggerà). Purtroppo non fa che “diminuire” il vostro valore di donna prima di tutto, nonché di mamma e professionista freelance.